Ferentillo, il fiume Nera e il museo delle mummie
Ferentillo venne fondata nel 740 da Liutprando, re dei Longobardi proveniente da Ferento (da cui Ferentillum, piccola Ferento), che decise di bonificare il territorio paludoso e disabitato della Valnerina. Ferentillo è rinomato in primo luogo per il museo delle mummie (uno dei musei più visitati dell’Umbria), oltre che per la sua storia. Piccolo comune italiano di circa 1800 abitanti in provincia di Terni, Ferentillo è suddiviso in due borghi separati dal fiume Nera, Matterella e Precetto, ricche di costruzioni artistiche, palazzi e chiese che sbocciano tra i vicoli articolati. Il museo delle mummie di Ferentillo è un luogo dove la mummificazione avviene tramite processi naturali, senza l’utilizzo di elementi artificiali e questo è ancora oggi oggetto di studio. Il museo offre al visitatore lo spettacolo di ben 24 corpi mummificati che furono rinvenuti dopo l’Editto Napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures”, che, dal 1806, vietava la sepoltura all’interno del perimetro delle mura cittadine, provvedendo alla dislocazione dei corpi extra moenia. Fu in quell’occasione che si scoprì che i corpi conservati nella cripta della chiesa di Santo Stefano di Precetto di Ferentillo erano naturalmente mummificati. La presenza del fiume Nera è uno degli elementi che hanno originato la mummificazione attraverso l’umidità del suolo.
Anticamente la zona di Precetto era un territorio paludoso e inospitale, poi bonificato quando è stato scelto dai primi abitanti per stabilircisi, tuttavia il suolo ha conservato svariati elementi calcarei che si sono dimostrati, nella combinazione dell’aria del luogo, un conservante naturale delle salme. Nel fiume Nera è possibile anche praticare rafting.